Non c’è amicizia più rapida di quella tra chi ama gli stessi libri.
Lo scorso week end ho avuto la dimostrazione di quanto sia vera questa frase.
Dopo un anno di attesa sono partita alla volta di Roma in compagnia della mitica Anna Nicoletto. Fin dal party di benvenuto della sera di venerdì ho capito di essere nel posto giusto. Nella coda per avere l’autografo di Elle Kennedy ho incontrato lettrici simpatiche con cui abbiamo subito iniziato a parlare di libri. Ho anche avuto la bellissima sorpresa di incontrare di persona Teresa e Giulia, due ragazze stupende che mi hanno smascherata nel mio presunto anonimato. Ho sempre detto che le mie lettrici sono super!
Sabato l’apoteosi!
Subito dalla SEP e dopo dieci minuti ero di fronte a lei a sproloquiare, in un inglese alquanto precario, tutta la mia ammirazione per lei e le sue storie. Per fortuna Anna era accanto a me e ha tradotto buona parte del discorso!
Incontrare Susan Elizabeth Philipps è stata una grande emozione e poi tutto il resto è andato in discesa. Ho incontrato e parlato (in inglese!) con autrici americane conosciute e meno conosciute, scoperto una cugina scrittrice simpaticissima.
Vogliamo parlare delle italiane? Fantastiche! Ritrovare vecchie amiche e finalmente conoscere di persona autrici che seguo da anni è stato davvero incredibile.
Grazie a tutte le persone che hanno reso possibile un week end magico, prima fra tutte la cara Anna Nicoletto che ho fatto camminare per chilometri e chilometri, perché camminare fa bene!
Daniela e Patrizia perchè solo grazie a loro sono potuta entrare nel mercato di Porta Portese!
Poi le autrici americane, gentili, disponibili, sorridenti, le autrici italiane con la battuta pronta e gentili con me anche se a un certo punto confondevo le persone e le parole. I Men Jace, Franggy e Stuard simpatici e pronti a intrattenere durante le lunghe code d’attesa.
L’organizzazione perfetta, le case editrici presenti sono state cortesi e prodighe di informazioni.
Menzione specialissima ai volontari che con gentilezza e fermezza hanno fatto in modo che tutto filasse liscio e ci divertissimo. Per esperienza so che organizzare eventi non è semplice quindi la mia è anche un’ammirazione professionale per chi si è tanto speso per la buona riuscita del Rare.
Alla fine il bilancio è stato di + 7 libri, un numero x di segnalibri, 2 matite, 4 penne, tre borsette e una voglia di sorridere che nemmeno i ritardi di Trenitalia sono riusciti a portarmi via. Insomma, un’esperienza favolosa, condita da cene e risate e dalla voglia di rivivere presto un altro RARE.